GESEF sulle case per i padri separati: La Destra non si appropri dei meriti altruiLe Associazioni raccontano
29/10/2012 - 09.35
Case popolari: la Giunta capitolina vara i nuovi criteri per l'assegnazione. E' questo il titolo che da qualche giorno leggiamo sul sito ufficiale di Roma Capitale. Al punto 8 relativo agli sfratti, si comunica che per i cittadini senzatetto a seguito di sentenza di separazione con obbligo di abbandono dell’alloggio, i punti accreditati sono 10.
Quindi, in attesa di poter leggere la delibera nello specifico, sembra che la decennale richiesta di inserire la categoria dei padri separati nella assegnazione di case popolari finalmente sia diventata realtà. Senza fare troppa dietrologia, citiamo solo l'ultima richiesta protocollata dalla GESEF ad inizio consiliatura presso l'Assessorato alle Politiche abitative, con l'allora Assessore Antoniozzi. Successivamente, dietro nostre sollecitazioni, l'Assessore ai Servizi Sociali e Vicesindaco Sveva Belviso aveva dichiarato - in occasione dell'inaugurazione della Casa del Papà 2 - che la Delibera 163/98 era stata modificata per includere i padri separati, equiparandoli allo status di sfrattati per fine locazione. Ciò che però fa sorridere è leggere altri comunicati che vorrebbero mettere il sigillo partitico su tale risultato. Specialmente a pochi mesi dalle elezioni comunali. Scrive il Consigliere Rossin (La Destra) di Roma Capitale: "E' importante il sostegno a giovani coppie e anziani, spesso anello debole della societa' moderna, ma lo e' soprattutto l'apertura ai genitori separati - continua - un segno dei tempi che La Destra aveva intuito presentando e facendo approvare in Aula Giulio Cesare, una mozione proprio a tutela di una categoria che negli ultimi anni si e' consolidata purtroppo nella sua fragilita' sociale". "Anche grazie a quella sollecitazione si e' raggiunti un traguardo storico - conclude - che sara' sicuramente punto di riferimento anche per altre amministrazioni locali". Non conosciamo il contenuto della mozione fatta approvare da La Destra, né in quale data sia stata presentata. Nè sappiamo da quanto tempo il Consigliere si occupi di tematiche separative. Certo non lo abbiamo mai visto alle nostre manifestazioni, nemmeno quella più recente del 4 ottobre al Pantheon, sebbene altri ci abbiano affiancato con la loro presenza (Todini e Santori del PDL). Nè ricordiamo alcun intervento del suo partito, sebbene i più alti dirigenti (Storace e Bontempo) conoscano la Gesef ed il Movimento da almeno 15 anni. MAI, nemmeno quando erano in Parlamento o al governo della Regione Lazio, c'è stata una sola parola - e ancor meno un'iniziativa - a sostegno dei Padri Separati. Anzi: ricordiamo bene le dichiarazioni di Daniela Santanchè quando fu candidata premier, non certo amichevoli nei confronti della categoria uomini/padri. Rammentiamo al Consigliere Rossin che appropriarsi dei meriti dell'altrui lavoro - oltre ad essere politicamente indecoroso - è ormai un metodo superato per racimolare voti in vista delle imminenti elezioni. Ci congratuliamo invece con chi, attraverso Delibere di Giunta (altro che mozioni!) ha concretizzato ciò che il Movimento romano dei Padri e Genitori Separati richiede da lustri.
Vincenzo Spavone Presidente GESEF Fonte: Redazione Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia è stata letta 2719 volte
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18.27 di giovedì 08/11/2012 | ||
scritto da Ezio Lucchina | ||
bravissimi, le cose vanno urlate a squarciagola
complimenti | ||
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15.05 di lunedì 29/10/2012 | ||
scritto da Pino FALVELLI | ||
Lodevole iniziativa, ma lascino pure le case popolari alle donne e facciano in modo che la "casa coniugale" sia assegnata sempre al legittimo proprietario, rispettando così i principi dettati dalla Costituzione. Ritengo che questa possa essere sicuramente una soluzione più appropriata per NON FAVORIRE SEMPRE ED IN OGNI CASO il cosiddetto "sesso debole" che tale non è più ormai da un secolo.- | ||
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