Roma, Cirinna´ chiede aiuti solo per donne nei centri AV. Nestola: cade in erroreNews e Comunicati Stampa
08/04/2012 - 09.28E' di pochi giorni fa l'agenzia con la quale Monica Cirinnà, Consigliere per Roma Capitale e Presidente della Commissione delle Elette, ha preso posizione per dirottare gli aiuti del Clan Celentano al sostegno di sole madri ospitate nei centri anti-violenza di Roma. "In merito a quanto appreso da notizie di stampa circa i 20.000 euro messi a disposizione del sindaco dal 'Clan Celentano' per sostenere quattro famiglie romane in difficoltà", sosteneva la Cirinnà, "vorrei che almeno per la beneficenza non fossero seguiti i criteri clientelari o politici che hanno caratterizzato la vicenda di 'parentopoli' ai quali questa amministrazione ci ha da tempo abituati. Chiedo pertanto al sindaco , in qualità di presidente della Commissione delle Elette di considerare all'interno delle sue scelte i nuclei monoparentali composti da donne sole con figli. Nel rispetto della privacy e del silenzio chiesto da Celentano intendo però far presente una condizione di donne che spesso è motivo di esclusione dal mercato del lavoro e le cui difficoltà sono rese ancora più drammatiche e precarie dalla grave crisi economica. Per questi motivi riterrei una buona scelta l'ipotesi di offrire l'aiuto di Celentano ad una o più donne ospitate nei centri antiviolenza del Comune di Roma". Sul fatto è intervenuto Fabio Nestola, Portavoce degli Stati Generali sulla Giustizia Familiare, da sempre attivo anche sul fronte delle pari dignità tra i generi, con un comunicato SGGF. "Appare quantomeno curioso", esordisce Nestola, "l'appello di Monica Cirinnà, Presidente della Commissione delle Elette. Usa le difficoltà femminili in campo lavorativo per chiedere sostegno economico a favore delle donne vittime di violenza Il nesso, di grazia? In qualità di portavoce degli Stati Generali Giustizia Familiare ritengo doveroso riportare in primo piano le esigenze dei figli, vittime senza voce dei conflitti coniugali e delle ritorsioni che ne derivano. Nel più puro principio di Pari Opportunità, pertanto, appare improrogabile l'impegno dell'Amministrazione Capitolina per garantire ad entrambi i genitori pari dignità nei compiti di cura della prole. A tale scopo risultano enormemente maggiori - sia in valori assoluti che in valori percentuali - le discriminazioni nei confronti del ruolo paterno, troppo spesso reso marginale nel processo di crescita dei figli. Ne è al corrente l'On. Cirinnà? Legittimi dubbi, inoltre, emergono in merito all'uso fraudolento della falsa denuncia di violenza utilizzata strumentalmente nel corso di separazioni e divorzi. Il dato (80% di false accuse) emerge da un dossier raccolto presso operatrici di giustizia, tutte di genere femminile, presentato a luglio 2011 presso la Commissione Giustizia del Senato. Ne è al corrente l'On. Cirinnà? Tutte le nuove frontiere della neuropsichiatria infantile convergono sulla necessità di garantire ai figli una equa partecipazione ai compiti di cura da parte di entrambi i genitori. Risulta pertanto priva di fondamento la superata teoria secondo la quale il binomio madre-figli sarebbe l'unico valido in chiave pedagogica . Ne è al corrente l'On. Cirinnà? Prendiamo le distanze dalla guerra dei sessi, terreno prediletto da molti, per valorizzare l'ottica della tutela dei minori al di sopra di ogni rivendicazione di genere". Fonte: Redazione Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia è stata letta 3437 volte
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08.21 di mercoledì 11/04/2012 | ||
scritto da dal sito della CIrinnà | ||
Mercoledì 21 marzo – ore 18.30 Monica Cirinnà e Lilli Garrone presentano il loro libro
"101 storie di cani che non ti ho mai raccontato". E poi, loro, sarebbero gli ESPERTI matrimonialisti!! Cani, donne, famiglie, soldi, aiuti, fondi: che vergognosa insalata russa!! Inutile sperare di meglio da queste marionette in gonnella!! | ||
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08.14 di mercoledì 11/04/2012 | ||
scritto da commissione delle elette | ||
Il fatto che ostentino la loro elezione "da donne elette", è davvero comico! E han fatto pure una commisisone!
Pensate a cosa sarebbe accaduto se vi fosse stata la "commissione degli eletti": avremmo avuto un paese in rivolta, tutti pronti a riscoprire orrori storici passati e sbatterli in prima pagina. Basta cambiare genere (da "eletti" a "elette") e tutto fila liscio. E se domani fossero "le illuminate"? Certo che la Cirinnà , per me, potrebbe anche avere il buonsenso di occuèarsi, da eletta, degli argomenti più urgenti. Sapete che interrogsazione ha presnetato, a Roma? Dal SUO SITO: revocati tutti i riconoscimenti di “cani liberi accuditi" (http://www.monicacirinna.it/). Brava, eletta! Bell´argomento!! | ||
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