Trieste, parla il padre del bimbo sottratto: un sequestro in piena regola, denuncio tuttiNews e Comunicati Stampa
06/11/2011 - 10.30Dense ombre si addensano all'orizzonte del tribunale dei minori di Trieste, ed un coro unanime di critiche rabbiose sta calando in queste ore sui servizi sociali, rei di aver eseguito, a dire del papà, una "forzatura" del provvedimento che presto sarà al vaglio degli inquirenti. Ecco i fatti, intanto, raccontati da Vito Gigante, papà di Mattia (nome di fantasia) che, insieme all'altro figlio sedicenne - anche lui prima sgomento, ora arrabbiatissimo - "risparmiato" dalle assistenti sociali per evidenti limiti di età (i SS sottraggono solo bambini fino a 12-13 anni, da lì in poi sanno che è una battaglia persa), parlano con sincero accoramento e a ruota libera, alla faccia della "scarsa empatia". "L'assistente sociale M.P.", esordisce papà Vito, "ci perseguitava già da due anni e mezzo, doveva toglierci il bambino a tutti i costi. E' sempre stato il suo disegno principale, e per farci capire quanto la sua condotta sia stata vessatoria, mio figlio adesso è collocato presso una struttura di Marghera, che dista da casa nostra 130 km e, come si può facilmente verificare su internet, è un centro per bambini maltrattati e vittime di abusi". "Ma il bambino non è mai stato abusato nè maltrattato !", prosegue Gigante, "Niente del genere è mai venuto fuori dalle relazioni dei servizi. Inoltre, il centro di Marghera avrebbe anche il compito di consentire il recupero di una corretta genitorialità. Bene, ma come cavolo faccio a recuperare se mettono mio figlio a 130 km di distanza ?" Io ho 69 anni, so dare tanto amore ma non è facile per me spostarmi con la facilità di un genitore più giovane. Vuoi vedere che adesso avranno da dire anche su questo, dopo avermi rapito il bambino ?". Il racconto si fa incalzante e dettagliato: "Mercoledì scorso (il 2 novembre, NDR) hanno portato via il bambino con la complicità della vice preside, che lo ha 'impacchettato' per bene, lo ha portato in una stanza e consegnato all'assistente sociale M.P. che gli ha subito sequestrato il telefonino e lo ha spento. Denuncerò anche la scuola, che non mi ha neanche avvertito se non dopo tempo. Evidentemente volevano essere sicuri di non avere seccature da parte mia. E lo sapete perchè ? il 14 Ottobre scorso l'assistente sociale (sempre la stessa) aveva tentato di portar via il bambino da casa nostra, e lui si era opposto con tanta determinazione che i funzionari di polizia si erano rifiutati di eseguire quanto disposto dal giudice. Successivamente a questo episodio, a seguito dell'ennesima istanza della M.P., il Tribunale dei minori inviava una nota esplicativa con la quale ordinava d'eseguire il decreto anche forzatamente e, sentite un pò, con il minor danno per il minore. A questo punto io presenterò nei prossimi giorni una denuncia in procura per rapimento, a carico del giudice e dell'assistente sociale M.P., che ci ha perseguitato per tutto questo tempo". Da internet risulta che la comunità di Marghera cura bambini abusati e lavora per consentire una concreta riabilitazione del loro nucleo familiare Essa, inoltre, si occupa di bambini che hano subito maltrattamenti o abusi sessuali. E' divisa in due nuclei: la comunità "Le Margherite" (per bambini fino a 10 anni vittime di trascuratezze e maltrattamenti), ed un altra per ragazzi fino a 18 anni. Questa struttura impedisce per il primo mese di "cura" ogni contatto con i genitori, "non si contano le telefonate che ho fatto per parlare con Francesco", afferma papà Vito, "ottenendo sempre la stessa risposta 'si deve relazionare solo con l'assistente sociale M.P'.. Il peggior delinquente non otterrebbe un simile trattamento, i carcerati hanno diritto a vedere i propri familiari anche due volte a settimana. Mio figlio è stato rapito con gli abiti che aveva, non ha un ricambio, sta subendo un trauma indicibile, era abituato ad abbracciarmi almeno tantissime volte al giorno e mi diceva sempre 'sei mio papà e mio amico' . Che interesse c'è, da parte del tribunale e dell'assistente sociale, ad effettuare questa prassi disumana? Se proprio dovevamo essere riabilitati, perchè non ci davano supporto a casa ?". Pare che la comunità di Marghera riceva 140 euro al giorno per ogni bambino "ospitato". Fanno 4.200 euro al mese, quante famiglie come quella di Vito Gigante si potrebbero aiutare con queste cifre da capogiro ? Questa è la domanda che ADIANTUM rivolgerà a numerosi parlamentari, sensibili alle questioni che riguardano i tribunali minorili e le assistenti sociali. Nei prossimi giorni verrà depositata una interrogazione alla Camera e un esposto agli ispettorati della Giustizia e degli assistenti sociali. Vito Gigante, ci assicura, presenterà una querela per rapimento, maltrattamenti e violenza privata contro tutti coloro che hanno agito contro il bambino e la sua famiglia. Fonte: Redazione Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia è stata letta 4193 volte
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18.16 di lunedì 07/11/2011 | ||
scritto da Un contribuente | ||
Se si riconoscono le ragioni di Vito, M.P. conserverà il suo posto di lavoro pagato con i soldi degli italiani? | ||
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14.31 di domenica 06/11/2011 | ||
scritto da pierluigi | ||
Una cosa disumana portare via il proprio figlio ma come fanno nn hanno cuore queste persone poi nn parliamo dei giudici dei tribunale dei minori loro prendono per oro colato quello che scrivono le assistenti sociali e nn si scomodano memmeno a verificare loro emettono un decreto di urgenza e te lo portaNO via anche con la forza e questo dicono nel decreto per ilbene del minore .
Poi quei 140 euro per mantenere il figlio nella comunita sono pochi da informazioni sono almeno 400 e fanno molto di più che i 4.200 euro comunque quello di far portere via i figli è un business per far lavorare psicologi psichiatri e altre forme di "secondo loro persone che possono aiutare questi figli" poi basta perchè ce ne sono di cose da sputare su questi sequestri e gli avvocati nn possono fare molto perchè sbattono su muri di gomma . Buona Fortuna sig.Vito Gigante | ||
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14.08 di domenica 06/11/2011 | ||
scritto da Caponetto Calogero | ||
per Vito Giganti, Vito o Qualcosa da sugerirti, se vuoi telefonami al n. telef. 0163/380009
Caponetto Calogero | ||
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