Class Action, Davide Romano: rinviata solo la battaglia, non la vittoriaIn Primo Piano
27/10/2011 - 17.35Il 26 ottobre 2011 non è stato possibile discutere dinanzi al TAR la class action promossa nei confronti del Ministero della Giustizia da ADIANTUM; infatti non si è rinvenuto l’originale del ricorso notificato al Ministero e, conseguentemente, a quest'ultimo non è stato notificato nulla. Pertanto, è stato disposto un rinvio dell’udienza per poter rinvenire l’atto smarrito o, in mancanza, richiedere una rimessione in termini per citare il Ministero della Giustizia. Infatti, nonostante la notizia dell’udienza fosse stata ampiamente resa nota attraverso gli organi di stampa e presso il Ministero della Giustizia da autorevoli delegati di ADIANTUM - anche in sede istituzionale - e sia difficile credere che al Ministero della Giustizia non sia pervenuta voce alcuna dell’udienza, questa mattina nessuno é comparso per conto del Ministro. Il Ministero non c’era, il ricorso era smarrito, l’udienza è slittata a data da destinarsi. L’Avv. Davide Romano, in una sua nota, precisa che si tratta di un aspetto processuale che non influisce nel merito della vicenda. “Il Presidente del Collegio della Prima Sezione del TAR Lazio”, aggiunge l’Avv. Romano, “è da subito apparso sensibile alle istanze rappresentate da ADIANTUM, disponendo di buon grado il rinvio per accertare l’effettivo smarrimento del ricorso, e rappresentandosi favorevole ad una eventuale valutazione di una richiesta di rimessione in termini per convocare nuovamente il Ministero della Giustizia dinanzi al Giudice Amministrativo, nel caso in cui il ricorso non venga ritrovato e per accelerare i tempi di trattazione”. Lo smarrimento del ricorso e la mancata costituzione in giudizio del Ministero comporteranno un inevitabile slittamento della decisione del TAR Lazio di qualche mese, anche se l’Avv. Romano, fiducioso nella decisione e disponibilità del Collegio della Prima Sezione del TAR, prevede che si possa addivenire alla fissazione di una nuova udienza di discussione in un lasso temporale molto breve, per poter discutere le ragioni della class action e le omissioni del Ministero nella applicazione della legge 54/2006 che dispone l’affido condiviso del minore in caso di separazione o divorzio dei coniugi. Fonte: Redazione Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia è stata letta 7086 volte
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11.29 di lunedì 31/10/2011 | ||
scritto da angelo | ||
Antonello ti ringrazio per l´incoraggiamento e stai sicuro che non mollo finchè l´ultimo grado di giudizio fosse esso anche l´europa mi dice che non posso più fare il padre almeno se devo scomparire dalla vita dei miei amatissimi figli un domani potro´ dimostrare loro che la colpa non è mia e mi risulterà oltremodo difficile dire loro che esisite una giustizia ,nonostante io rappresenti la giustizia e cerco di inculcare in loro il valore di essa, ma sai la rabbia è tanta perchè a volte veramente ti senti valutato come l´ultimo uomo anzi no come l´ultimo essere vivente della terra davanti a tanta supponenza e arroganza da parte di chi dovrebbe tutelare le persone perbene anzi ti diro´ che probabilmente se fossi stato un delinquente che non ha niente da perdere sarei stato trattato meglio da queste persone che si sento onnipotenti e se veramente Dio esiste un giorno dovranno in questa vita o in un altra dare conto della loro arroganza e delle loro malefatte........ comunque resta il fatto che i figli crescono e noi non riusciamo a godere a pieno di quelle che sono e dovrebbero essere le gioie paterne e i nostri figli ahi loro non potranno avere tutto l´amore che una figura importante come il padre puo´ dare. | ||
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17.08 di domenica 30/10/2011 | ||
scritto da Zenti Roberto | ||
Da ridere... o meglio piangere.... chissà come è si è smarrito l´atto e il ministero non ne sapeva nulla.
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12.21 di domenica 30/10/2011 | ||
scritto da Antonello1 | ||
Carissimo Angelo
ti capisco benissimo, ci sono passato anch´io. Solo che ho avuto la fortuna di trovarmi di fronte persone perbene in Corte d´Appello. Abito a 500 metri di distanza dalla madre e nonostante il bambino avesse solo due anni, sono riuscito a convincere il collegio della bontà delle mie considerazioni. Però so che spesso ci troviamo di fronte a persone piene di pregiudizi (tra l´altro di comodo). Spesso non si curano neanche di nascondere l´avversione rispetto agli "uomini che vogliono fare i padri". Questi vengono derisi, annullati, calpestati nella loro dignità . Ma non mollare. Vai anche in Cassazione, fai valere le tue ragioni, e se sei certo della bontà delle tue ragioni, mettiti pure i debiti ma non mollare. Per i propri figli, per se stessi, per la giustizia. Quella vera. | ||
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20.35 di sabato 29/10/2011 | ||
scritto da angelo | ||
Antonello hai ragione ma per me in questo momento il lato economico e il meno non sai quando vorrei avere i figli allo stesso modo tuo pensa che a me risulta difficile rispettare anche l´ordinanza presidenziale in cui un socio della casta mi ha concesso solo 7 ore divise in due giorni perchè quella gran signora della mia ex fra poco impegna i bambini anche a natale,sai la cosa che mi fa rabbia è il fatto che i signori magistrati in presenza di una consensuale accettano tutto quello che si è deciso e in quel caso l´interesse del minore si va a fare benedire tanto c´e´ l´accordo!!!! ma se vai in guerra salta fuori l´interesse del minore che puo essere stressato dal genitore affidatario cioè 99% dei casi le nostre signore scusa le chiamo signore per essere buono che li possono impegnare e decidere tutto ma se un papà che vuole solo essere un buon padre chiede un´ora in più e due week end lunghi la risposta è....... non te la dico lascio a te e agli altri il toto risposta.A me è capitato questo che i miei figli escono 5 giorni alla settimana alle 07.00 e tornano alle 18.30 tutto regolare per dormire con me che abito a 10 km i pernottamenti per il week end non sono concessi perchè i bambini si stressano alzandosi alle 07.20 per entrare a scuola alle 08.20 e ribadisco che secondo la d.ssa che ha giudicato un mio appello per fare i suddetti km ci vuole l´elicottero,ciao a tutti e quando volete possiamo anche andare a roma e dormire sotto al quirinale... | ||
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13.22 di sabato 29/10/2011 | ||
scritto da Antonello1 | ||
Luigi
La mia battaglia non è ancora finita. Sto pagando quasi mille euro al mese di mantenimento perchè non mi viene riconosciuto il diritto di provvedere direttamente nonostante sia presente nella vita di mio figlio da sempre. E nonostante l´affidamento condiviso al 50% circa. Quando vai a toccare il lato economico la battaglia si fa dura, senza esclusione di colpi. Non hai idea dei danni economici e psicologici che mi stanno provocando. Aspetto il giorno in cui il ricorso tramite Adiantum potrà darmi soddisfazione. Allora guarderò mio figlio con occhi diversi. Con gli occhi di chi è riuscito da fargli giustizia. | ||
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