I padri separati non sono degli incapaci (come si vorrebbe farli sembrare) - di Pino FalvelliIo penso che...
06/07/2011 - 09.57Va bene la libertà di stampa, ma a tutto c’ è un limite ! L’ art. apparso a pag. 23 del quotidiano “La Repubblica” del 04.07.2011, a firma di Chiara Saraceno, è quantomeno stigmatizzabile perché può essere ritenuto vistosamente di parte ed addirittura offensivo per tutta la categoria dei poveri papà separati ( questa è sicuramente l’ opinione dello scrivente ! ). I padri non solo sono penalizzati rispetto alle donne che, grazie al sistema vigente, puntualmente riescono ad ottenere figli, casa coniugale e consistenti mantenimenti ( una vera e propria rendita vitalizia ai danni del malcapitato di turno ), ma sono pure costretti a subire descrizioni come quelle di cui all’ art. in argomento e che non merita ulteriori commenti. Credo proprio che la Redazione della Repubblica debba delle pubbliche “ scuse” ai tantissimi papà separati che vengono ridotti in miseria ed in “stato di schiavitu’ “ in quanto costretti a dover lavorare per il resto dei loro giorni per assicurare “la rendita” alle ex , le quali , a volte, non intendono neppure lavorare, pur avendone tutte le possibilità, per non perdere i “privilegi” loro assegnati . Le moltissime donne per bene e che, magari, si battono per una vera giustizia e parità tra i sessi e per fare realmente gli interessi dei minori ( e ce ne sono tante, come è pur vero che ci sono uomini mascalzoni che si sottraggono ai propri doveri) perdonino lo sfogo, ma quando è troppo è troppo ! Non bisogna certo generalizzare. E’ inutile continuare a fare accademie e demagogie. Bisogna finirla di privilegiare un sesso e di penalizzare altamente l’ altro trincerandosi dietro la scusa di dover tutelare i figli. Basta con i mantenimenti e con l’ assegnazione della casa coniugale . Occorre una urgente riforma della legislazione vigente che imponga l’ assegnazione della casa a chi è il legittimo proprietario ( se è di entrambi i coniugi separandi va divisa o venduta ed il ricavato ripartito equamente ) e che abolisca ogni forma di mantenimento. Entrambi i genitori dovrebbero essere “obbligati al mantenimento diretto dei propri figli” senza alcuna possibilità di potersi sottrarre. La legge dovrebbe stabilire delle adeguate sanzioni per i trasgressori. Inoltre, andrebbero quantificati e stabiliti anche degli importi minimi sulla base del reddito di ciascun genitore, togliendo, in tal modo, qualsiasi forma di discrezionalità a riguardo da parte dell’ Organo chiamato a giudicare. Non è concepibile che ci siano delle differenze abnormi nella quantificazione del mantenimento (attualmente per un figlio si possono riscontrare differenze che vanno da qualche centinaio di euro fino alle migliaia di euro senza alcun giustificato motivo è ciò non può essere accettabile perché tutti i bambini dovrebbero essere trattati allo stesso modo; sarebbe opportuno stabilire delle percentuali di reddito di ciascun coniuge ). E’ giunto il momento di eliminare tutti gli interessi economici e patrimoniali che ruotano intorno alle separazioni perché sono proprio questi che favoriscono le conflittualità e che costituiscono il vero incentivo a chiedere le separazioni di tipo giudiziale. La quasi certezza di ottenere casa coniugale e consistenti mantenimenti, spesso, è ciò che spinge molte donne furbe ed in malafede ad avviare le separazioni. Se davvero si vogliono eliminare le gravissime forme di ingiustizia e di inciviltà che ci sono, occorre prendere atto che occorre modificare il “sistema” vigente. Soltanto così si faranno realmente gli interessi dei figli che non verranno più contesi e soltanto in questo modo si potranno salvare moltissime famiglie ed anime innocenti dal dramma sociale delle separazioni. Sono tantissimi i padri costretti a dormire in posti di fortuna ed a rivolgersi alla Caritas per avere un pasto. Centinaia di loro ogni anno si tolgono la vita in preda alla disperazione ed alla miseria. Neppure tutte le criminalità organizzate messe insieme fanno tante vittime ( e non è certo l’ incapacità di accettare le separazioni e/o la depressione a spingerli a gesti estremi ! ). Questa non può certo essere definita civiltà e giustizia .-
Pino FALVELLI Fonte: Redazione Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia è stata letta 4254 volte
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14.42 di domenica 31/07/2011 | ||
scritto da davide | ||
...all´inizio saremo in pochi, ma con un po´ di pubblicità e passa parola divveremo molti...io sono fiducioso... | ||
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01.15 di domenica 24/07/2011 | ||
scritto da Pino FALVELLI | ||
Per raggiungere l´ obiettivo occorre coesione ed impegno da parte di noi tutti. In pochi non riusciremo mai a fare gran chè (solo con l´ ausilio e l´ impegno di tutti si faranno anche i fatti ). | ||
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01.05 di giovedì 21/07/2011 | ||
scritto da davide | ||
sono d´accordo con Pino Falvelli, secondo me si può già partire col progetto del Movimento. Ma a casa mia le chiacchiere stanno a zero....a buon intenditor, poche parole.... | ||
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08.43 di sabato 16/07/2011 | ||
scritto da Padre separato | ||
Regaliamo alla giornalista SARACENO un bel VOCABOLARIO ad hoc con il significato di una sola parola:" DIGNITA´!!!! In Italia il matrimonio è sempre più un contratto con il quale le donne si sistemano a VITA! E´ come dire:"non trovo lavoro? Semplice! Ora mi sposo!!! | ||
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00.30 di mercoledì 13/07/2011 | ||
scritto da Pino FALVELLI | ||
Caro Piero Mortelliti, quanto sostieni nel tuo commento ( consentimi di darti del tu ) è sacrosanta realtà . Ti ringrazio per ciò che dici in merito al mio scritto. Ma mi chiedo: perchè non tentare di unirci e fondare un nuovo "Movimento", completamente indipendente da tutti gli attuali partiti politici in modo da portare nostri rappresentanti in Parlamento ? Nessuno meglio di chi ha vissuto in prima persona certe problematiche può rappresentarle agli altri. Perchè non proporre un nuovo referendum popolare per abrogare la legge Vassalli ed imporre la responsabilità diretta dei giudici, ma anche di taluni avvocati "senza scrupoli" che fomentano gli animi dei separandi per avviare quante più cause possibili per fare soldi ? I separati sono milioni ed insieme ai nonni, anch´ essi penalizzati nelle separazioni, costituisco una forza da far paura a tutti. Occorre solo coesione e coraggio e se servono fondi basterebbe autotassarsi ( considerato il nr. dei separati non dovrebbe trattarsi di grosse cifre ).- | ||
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