Olanda, diritti genitoriali violati: ADIANTUM aderisce alla campagna internazionaleIn Primo Piano
15/02/2011 - 14.36Da Bruxelles – Maria Elena Oddo. Negli ultimi decenni, l´attenzione sui diritti dell´infanzia è cresciuta progressivamente, tanto da culminare nell´entrata in vigore della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo (UN-ICRC).[1] Questa Convenzione rappresenta il primo strumento internazionale vincolante che riconosce una vasta gamma di diritti e libertà ai minori. Tuttavia sembra una realtà tristemente diffusa che molti dei paesi firmatari della Convenzione non garantiscano effettivamente la tutela di tali diritti. Tra questi l´articolo 7, al comma 1, il quale sancisce che il bambino ha diritto a conoscere ed essere allevato da entrambi i genitori.[2] Le segnalazioni sulla negazione del Diritto alla Bigenitorialità, sembrano mostrare violazioni concrete da parte dei tribunali nazionali al diritto dei bambini e dei genitori a godere di un rapporto equilibrato e continuativo. È questo il caso dell´Olanda, un paese in cui oggi più di 1 milione di bambini, su un totale di 3.2 milioni, cresce senza padre o, nel migliore dei casi, egli riveste un ruolo marginale nella sua crescita.[3] Sono infatti molti i casi in cui i bambini neonati in Olanda hanno un certificato di nascita che riporta la dicitura “vader onbekend” (“padre sconosciuto”). Sebbene a volte si tratti di padri che semplicemente non vogliono prendersi cura dei propri figli, altre volte è la madre che non ha permesso al padre di riconoscere il minore. Infatti, il Codice Civile olandese applica dei principi giuridici differenziati per la madre e per il padre, sul riconoscimento dei figli. Esso determina che il riconoscimento del legame tra il minore e la figura paterna è vincolato dall´esistenza di un vincolo matrimoniale o di una relazione registrata con la madre. Ad esempio, se il padre e la madre non sono sposati ma vivono insieme al momento della nascita del bambino, questi può riconoscerlo formalmente, previo consenso della madre, al fine di diventare il padre legale. Questo vuol dire che, in assenza di un vincolo matrimoniale o di una relazione registrata, la madre gode di un vero e proprio diritto di veto sul riconoscimento del bambino da parte del padre.[4]Al contrario, la donna che dà alla luce un bambino o che lo adotta è automaticamente la madre legale. L´esistenza di principi giuridici di questo tipo ha creato una vera e propria emergenza sociale, di cui i padri da anni sono tristemente vittima. Alcuni membri della Società Civile si sono così mossi per creare un movimento che mettesse in luce questa problematica, delineandone le ricadute e le possibili soluzioni. È così che nasce la campagna "met papa en mama mee" ("insieme a papà e mamma"), che ha reclutato, in pochissimo tempo, più di 1700 sostenitori tramite i social networks. Uno dei fattori che ha innescato questo movimento della Società Civile in Olanda è stata una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell´Uomo che riconosceva una violazione della CEDU (Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo) da parte della Germania, definendo incostituzionale il potere di veto della madre per il riconoscimento dell´autorità genitoriale del padre.[5] La sentenza è il risultato della battaglia di un padre tedesco che dopo aver visto i propri diritti genitoriali negati nei tre diversi gradi di giudizio, ha adito la Corte di Strasburgo. Quest´ultima ha stabilito che l´esistenza di tale diritto di veto è in violazione del principio di non-discriminazione basata sul sesso e del diritto al rispetto della vita privata e familiare. Di conseguenza, nell´agosto 2010 la stessa Corte Costituzionale tedesca ha stabilito che il diritto della madre di porre il veto all´autorità genitoriale del padre è incostituzionale e il Ministero della giustizia tedesco ha annunciato che avrebbe iniziato a lavorare su un nuovo disegno di legge. Sotto questo punto di vista il diritto di famiglia tedesco sembra avere alcuni aspetti in comune con quello olandese, tanto da incoraggiare Associazioni e genitori a dare il via ad un processo di riforma, che usa il dialogo, il confronto e la conoscenza per promuovere una reale tutela del Diritto di Bigenitorialità e dei bambini a crescere insieme a papà e mamma... Il Comitato organizzativo della campagna annovera diverse associazioni e organizzazioni che danno un sostegno logistico e giuridico. Tra queste ADIANTUM ha dato il proprio sostegno sia all´organizzazione della campagna che alla preparazione di una Conferenza internazionale prevista per la primavera di quest´anno all´Aja sul legame tra il Diritto di Bigenitorialità, la Convenzione ONU dei Diritti del fanciullo e le violazioni del Codice Civile olandese. Questa Conferenza Internazionale rappresenta un´occasione di incontro e confronto tra giuristi ed esperti in diritti di famiglia per dibattere sulla difformità del diritto di famiglia olandese alla UN-ICRC e alla Convenzione europea dei diritti dell´uomo, definendo le aree in cui è possibile intervenire con una riforma della legge.
Per sostenere la campagna "met papa en mama mee":
http://apps.facebook.com/causes/sharings?context_id=490646&context_type=Cause
http://www.causes.com/causes/490646
[1]United Nations - Convention on the right of the child, adottata con risoluzione 44/25 il 20 novembre 1989 dall´Assemblea Generale delle Nazioni Unite e entrata in vigore il 2 settembre 1990 [2]Art. 7, § 1, sancisce: "The child shall be registered immediately after birth and shall have the right from birth to a name, the right to acquire a nationality and. as far as possible, the right to know and be cared for by his or her parents." [3]Cfr. http://www.causes.com/causes/490646-kinderrechten-gendergelijkheid-in-nederland-echt-gelijkwaardig-ouderschap-nu-met-papa-en-mama-mee/about?m= [4]Cfr. http://www.utrechtlawreview.org/index.php/ulr/article/viewFile/68/68 Fonte: Redazione Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia č stata letta 6525 volte
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08.39 di martedì 08/03/2011 | ||
scritto da mario | ||
Buongiorno: L´Olanda, contrariamente a quanto ritenete, interpreta CORRETTAMENTE TALE Convenzione. Per fortuna... In primis: 1)si parla di Diritti "dei bambini": non dei genitori. 2)si parla di diritti, non assolutamente di doveri...... 3)vi prego di leggere quanto la stessa Convenzione riporti al punto 12 e 13. Fermarsi al 7, come fate e riportate è limitativo. L´Olanda è il paese in Europa, uno dei primi nel Mondo, che ha una classe politica ed una popolazione di ampie vedute ed aperta. Se qualcuno ci vivesse per almeno 2 settimane, si renderbbe conto della differenza che esiste tra noi Italia, e loro, da questo punto di vista. | ||
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13.13 di martedì 01/03/2011 | ||
scritto da Joseph | ||
A questo punto l´unica soluzione che rimane per i maschi è la seguente:
1-appena l´uomo diventa maggiorene deve andare alla banca del´seme e conservare la sua seme. 2-far recidere da un chirurgo i "dotti deferenti" ( intervento che dura 3minuti in anestesia locale). In pratica cosi l´uomo continua a avere tutti le funzionalita´ naturalmente ma non puo´ fecondare. Cosi prima di dare la sua disponibilita´ di diventare padre(facendo insiminazione artificiale) ,fa firmare alla "compagna" un certificato che nel´futuro il padre avra´ tutti i diritti . Ha ...Ha .... Comunque ,credo che questa sara´ realta´ e la prospettiva nel´futuro. | ||
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07.40 di giovedì 17/02/2011 | ||
scritto da vins | ||
....Conferenza internazionale prevista per la primavera......
Sarebbe una iniziativa ottima ed epocale, se le organizzazioni e associazioni europee per la bigenitorialitĂ cooperassero tra loro tramite un COORDINAMENTO EUROPEO BIGENITORIALITA. Potrebbero creare un fondo comune, alimentato dai sostenitori, al fine di ricorrere alla corte di giustizia europea, per dei casi "guida" come appunto quello citato nell´articolo. | ||
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11.51 di mercoledì 16/02/2011 | ||
scritto da il soccombente | ||
Ottima relazione. Considerando che nei Paesi UE, al di lĂ delle differenze nelle specifiche legislazioni in materia di separazione e affido, l´assunto che i figli sono della madre, e che il padre è solo un breadwinner (nel senso di papĂ bancomat), è un problema comune, penso che sia importante favorire lo scambio di informazioni fra le organizzazioni che promuovono la bigenitorialitĂ . In passato so che alcune organizzazioni hanno avviato una sorta di gemellaggio che poi non ha avuto sviluppi. | ||
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09.08 di mercoledì 16/02/2011 | ||
scritto da CICCIO COSTA | ||
Signori tutti buongiorno, approfitto per ringraziare Adiantum ed offrire il mio piccolo contributo al tema "diritti minori" e invito gli amministratori dell´associazione, a valutare un´importante analisi dell´ indispensabile questione TEMPO e proporre in qualsiasi sede, in maniera incisiva la modalitĂ di poter intervenire tempestivamente con prioritĂ assoluta su tutti gli altri casi da trattare, in quanto altre cause (se non di altrettanta importanza), dovrebbero o potrebbero poter essere posticipate, parchè è inconcepibile che i Tribunali stabilita l´udienza fissando la stessa a distanza di quattro mesi, l´annulli per rinviarla a sei mesi dopo i quattro previsti e si riservi poi per la decisione altri tre mesi commettendo l´errore di "equivocare" e nel frattempo i bambini crescono. Così molti altri esempi, di convalida che supera i sette mesi e stravolge inspiegabilmente modalitĂ ed accordi. Un altro aspetto importante a mio avviso è quello di pressare su una soluzione che possa arrestare il giudice e la commissione eventuale, dall´emettere provvedimenti in presenza di false accuse, ovvero in mancanza di elementi concreti e solo in presenza di accuse false ed infondate (Querela) ecc. Diversi lustri or sono, lo stato non fronteggiava adeguatamente la mafia e abbiamo avuto prova successivamente di accordi tra gli stessi (mafia e stato), mi chiedo e chiedo a tutti voi: Come mai con tutti questi professionisti (psicologi, assistenti sociali, avvocati, giudici onorari, giudici tutelari, giudici ordinari servizi di mediazione, spazi neutri, goiam ecc.) e con tutti gli studi, anche recenti, che spiegano i fenomeni e la distruzione dei nostri figli, nonchè le tragedie a cui assistiamo purtroppo quasi quotidianamente, non si riesce ad arrestare questo fenomeno, oltretutto in breve tempo? affermo semplicemente A BUON INTENDITOR... POCHE PAROLE. Buona giornata | ||
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