Non tutti sono uguali per la legge.... - di Paola BarboroIo penso che...
28/12/2010 - 18.29Nelle separazioni non sempre la donna è tutelata più dell´uomo. Io, per sempio, tra separazione e divorzio giudiziale ancora in corso, subisco la mia travagliata situazione giudiziaria ormai da 11 lunghissimi anni. La mia vita si è ridotta ad un lumicino e anch´io non sò proprio più a che Santo votarmi per non finire in mezzo ad una strada (ho 65 anni e ho un invalidità riconosciuta del 47%). Anche la sottoscritta si è rivolta a tutte le istituzioni più importanti-Consiglio dell´ordine degli avvocati-Procuratore generale della Repubblica-csm-presidente Corte di Appello-Ministro di giustizia.Tutti,ma proprio tutti,si sono dichiarati impossibilitati ad intervenire rimbalzandosi a vicenda la responsabilità. La Giustizia non è uguale per tutti.La Giustizia è un mercato per Avvocati, GiudiciCTU, CTP ecc...(in quanto agli avvocati e ai Giudici, pare che moltissimi di loro siano iscritti a logge massoniche). Riformare adeguatamente la giustizia vorrebbe significare eliminare quel mercato redditizio che ruota e prospera continuamente nell´ambito dei tribunali.E questo è il motivo principale che genera la "assoluta cecità "di Giudici" e le infedeli difese degli Avvocati" verso la parte economicamente più debole. In sintesi,la legge non è uguale per tutti perchè "non tutti sono uguali per la legge", e la parte debole è abbandonata alla sua lenta disgregazione esistenziale e psicologica proprio dalle stesse istituzioni.
Paola Barboro Fonte: Redazione Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia è stata letta 2691 volte
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15.15 di domenica 02/01/2011 | ||
scritto da Pino FALVELLI | ||
Quanto scrive Paola dimostra che difronte alla "MALAGIUSTIZIA" ed al sistema vigente non ci può essere guerra tra i sessi (o di genere). Occorre unirsi( uomini, donne, figli e nonni) e combattere civilmente con tutte le forze per arrivare al più presto ad una adeguata riforma della legislazione vigente in materia di separazioni/divorzi.Con il sistema attuale si arricchiscono solo gli avvocati senza scrupoli ( per una separazione ciascun coniuge può superare abbondantemente i 130.000,oo €. per spese legali).Questo non si può certo ritenere una cosa normale se si considera che per contrarre matrimonio basta un semplice "SI" ed una firma. Perchè quando poi bisogna separarsi occorre tutto questo "trambusto" ??? Bisogna unirsi e creare un nuovo "Movimento", completamente indipendente da tutti gli attuali partiti politici, per far cambiare le cose. Chiunque condivida può scrivere a : affido.condiviso@tiscali.it . ADIANTUM potrà valutare opportunamente tale ambizioso progetto e, magari, farsi promotrice dell´iniziativa.- | ||
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23.01 di martedì 28/12/2010 | ||
scritto da roberto | ||
NULLA DI NUOVO:L´UNICA LEGGE VALIDA è LA LEGGE DI DIO.LA VIOLENZA E IL DOLORE PROVOCATO DA QUESTI MAFIOSI IMPUNITI,ormai HA RAGGIUNTO LA FOLLIA PIU´ ESTREMA,PERGIUNTA GIUSTIFICATA.
SEPARAZIONE CONIUGALE EQUIVALE A CONDANNA A MORTE. IO SONO UN INVALIDO AL 75% MA NON HO PORTATO A CONOSCENZA LA MIA INVALIDITA´ A QUESTI FARABUTTI GIUSTIZIERI PER PAURA CHE QUESTA MIA DEBOLEZZA SI RITORCA CONTRO DI ME. | ||
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