Vicenza, autista serbo tenta di rapire una 13enneNews e Comunicati Stampa
21/08/2010 - 15.53I carabinieri della Compagnia di Valdagno e quelli della Stazione di Montecchio Maggiore la notte scorsa hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un cittadino serbo residente a Montebello Vicentino. L’uomo, autista per conto di una ditta del vicentino, è accusato di aver tentato di rapire una 13enne, individuata mentre passeggiava con una coetanea per le vie del paese: fermatosi con il suo furgone davanti alle ragazzine, ha aperto il portellone laterale ed ha afferrato per il collo una delle due, tentando di caricarla sull’automezzo. A farlo desistere dal suo progetto, il provvidenziale intervento dell’amichetta che, per quanto comprensibilmente impaurita, ha cercato di difendere la compagna: il serbo, dopo aver colpito le due ragazzine con schiaffi e spintoni, si è allontanato velocemente cercando di far perdere le proprie tracce. Sul posto sono immediatamente intervenute tutte le pattuglie presenti in zona e i carabinieri del Nucleo operativo di Valdagno che hanno analizzato le tracce lasciate dall’uomo sul luogo del tentato sequestro riuscendo ad individuarlo nel tardo pomeriggio di ieri. Gravi, secondo gli investigatori, gli indizi di colpevolezza raccolti a suo carico. L’aggressione si è consumata intorno a mezzogiorno di ieri, quando Zoran P., autista per conto di una ditta di catering, ha adocchiato due adolescenti a passaggio per le vie della cittadina veneta. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Valdagno, diretti dal capitano Giacomo Gandolfi, il serbo, che proprio ieri compiva 37 anni, ha parcheggiato il suo Ducato, è sceso, ha fatto scorrere il portellone laterale e ha afferrato per il collo una delle due 13enni tentando di trascinarla a bordo: l’idea, dicono gli investigatori, era con ogni probabilità quella di usarle violenza. L’uomo aveva però sottovalutato la capacità di reazione della sua vittima che, pur spaventata, si è opposta strenuamente al tentativo di sequestro, spalleggiata dall’amichetta che si è aggrappata a collo dell’aggressore e, in un secondo momento, da un passante. Il serbo, sorpreso, ha reagito con violenza colpendo con calci e schiaffi le due ragazzine e poi è fuggito a bordo del proprio furgone, convinto di aver fatto perdere le proprie tracce. In realtà, anche in questo caso non aveva fatto i conti con lo spirito di osservazione delle ragazze, che ne hanno descritto con estrema precisione ai carabinieri fisionomia e abbigliamento. A tardirlo, anche alcune bolle di accompagnamento cadute a terra nella collutazione. Zoran P., sottoposto a fermo, finora ha comunque negato con decisione ogni responsabilità nell’accaduto. Fonte: quotidiano.net Non ci sono allegati per questa notizia Torna indietro Questa Notizia è stata letta 2560 volte
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